Come abbiamo avuto modo di capire dagli interessi dei nostri lettori, la curiosità cade sempre più spesso sui costi di riscaldamento e gestione di una casa ed in primo luogo la scelta della tipologia d’impianto per la propria casa. Tempo fa avevamo condiviso un’articolo molto interessante sulla comparazione dei costi tra le varie proposte di mercato. L’offerta delle tipologie è sempre più ampia e come loro lo sono anche i margini ed i prezzi relativi al costo dell’impianto, del combustibile e per la manutenzione.

Quale riscaldamento scelgo

Il nocciolo della questione per l’utente finale è trovare la soluzione con i costi di riscaldamento meno dispendioso, laddove la convenienza economica risulta sempre più determinante grazie al continuo rincaro dei prezzi legati ai combustibili fossili come metano e petrolio. Per fornirvi una panoramica più completa sulle tipologie di impianto offerte dal mercato e soprattutto sugli aspetti legati ai costi, abbiamo trovato questo grafico comparativo qui sotto. Tempo indietro avevamo fatto anche una comparazione tra le varie tipologie di impianti tradizionali o a pavimento. in uno dei nostri precedenti articoli. Abbiamo ritenuto tali informazioni estremamente interessanti e quindi abbiamo ritenuto doveroso condividere con coloro che evidentemente vogliono vederci più chiaro.

Questa è sostanzialmente una tabella riepilogativa molto chiara e di semplice comprensione, dove risulta immediata ed evidente la convenienza di alcune tipologie rispetto ad altre, ma soprattutto la comparazione tra i costi di installazione, costo del combustibile e costi di manutenzione, riferito ad un’abitazione con un’impianto da 15 Kw e dal fabbisogno calorico di 15’000 Kwh, quello che viene considerato un’edificio in classe C.

Dati a cura di Günther Gantioler

Studio a cura di Günther Gantioler

I costi dell’investimento sono riferiti al costo reale dell’impianto, quindi comprensivo di caldaia, cisterna, impiantistica, allacciamenti alla rete del gas, del silo per lo stoccaggio della biomassa o per il trasporto del combustibile (già considerato un meno 30% pari al contributo provinciale per i nuovi impianti). I costi del combustibile invece sono stati calcolati sui prezzi attuali e per un periodo di 20 anni, riferiti alla regione Alto Adige e senza considerare le stime del rincaro. I costi di manutenzione invece tengono conto delle pulizie alle canna fumaria, manutenzioni programmate e gli interventi del tecnico previsti per l’assistenza (prezzi iva 4%).

Gli aggiornamenti sono semestrali e si possono consultare sul sito del centro consumatori,  a cura dell’esperto di settore Günther Gantioler.

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