Alcuni ricorderanno che per il progetto Lagrandacasa, questo evento segna una data importante in veste di secondo anniversario dallo start up, per un totale di 4 impegnativi anni di lavoro iniziati proprio alla GFE 2008 con 60 strette di mano, come già citato in un articolo in passato, quindi una ricorrenza per noi dura da dimenticare. Non mancheranno le proposte e curiosità interessanti per coloro alla ricerca dell’articolo per la casa, del nuovo impianto, coloro in corso di ristrutturazione o chi come noi hanno già acquistato un terreno, un progetto approvato e sono in attesa di chiarire gli ultimi dettagli prima di “lanciarsi in picchiata” verso il lontanissimo traguardo nel diventare “Lamorrini o Lamorresi?”.

La fiera è sempre stata un eccellente strumento per facilitare la vita in queste cose, dove si può ottenere una panoramica completa in un solo giorno. Un bacino di tante aziende tutte insieme, ricrea l’effetto del centro commerciale e tutti i vantaggi correlati, in grado di far risparmiare fino al 70% del tempo impiegato per il primo step di ricerca.

Personalmente però, non mi convincono troppo i metodi di approccio che in queste fiere si hanno, aziende molto spesso mascherate da eccellenti piani di marketing, coronati da venditori da fiera, bravissimi nella vendita dell’immagine molto più che nella fornitura di un servizio finale e professionale. A tal proposito però, se ne parlava in TV alcuni giorni fa, sul potere dei social media e quanto ad oggi ci siano di aiuto, grazie alle informazioni sempre più dettagliate ed importanti su come lavorano e sul grado di soddisfazione dei loro clienti, che consentono una scelta più serena al consumatore finale.

 

Bene, Lagrandacasa si è impegnata molto a tal proposito e quest’anno ha pensato di applicare il medesimo sistema alla realtà della Granda, aggiungendo ai suoi servizi, il passaparola online dei propri clienti. Ci abbiamo creduto fin dall’inizio e le conferme sono arrivate anche da associazioni quali la Confartigianato, come ingrediente indispensabile dare il giusto valore ad una pagina web e ridare così la giusta immagine di qualità e serietà alle aziende meritevoli, in una realtà in cui molto spesso l’attenzione del consumatore è condizionata troppo dal valore finale del preventivo, non curante della qualità del prodotto o del servizio che riceverà. Questi fattori purtroppo premiano chi lavora peggio, con superficialità e disinteresse per i propri clienti, dimenticando che un cliente soddisfatto rimane il patrimonio aziendale primario.

Come molti avranno avuto modo di immaginare, abbiamo ritenuto doveroso sottolineare questi aspetti in un momento in cui il mercato diventa drasticamente selettivo e purtroppo non tiene conto di tante cose; molto spesso sono i numeri a “dettar legge” e a volte, operando sul filo della legalità, alcune aziende rovinano un mercato già complesso e in forte difficoltà come si trova oggi l’edilizia. Tutto ciò potrebbe già essere ufficializzato in occasione della prossima GFE, in occasione di eventi legati all’edilizia delle realtà locali ed in particolare all’imprenditoria femminile.

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