Quanti si saranno trovati di fronte a questa domanda, ristrutturare casa si, ma da dove iniziare? Certamente per chi non è del mestiere è facile incappare in errori o sconforti notevoli, a partire dall’odiessea burocratica, da cui tutto ha inizio. Ci terrei a sottolineare che l’impegno di questo blog, per un periodo medio lungo, sarà quello di raccontare passo passo e da una visione meno tecnica, i lavori affrontati nel ristrutturare casa nostra. Cercherò come ho già detto in precedenza, di raccontare in modo semplice e trasparente, i ragionamenti, le scelte e anche qualche piccolo errore che francamente si poteva evitare durante questa piacevole esperienza cantieristica.

Tengo a premettere che la cosa più corretta e saggia da fare in caso di riqualificazione energetica, sarebbe affidarsi direttamente a professionisti qualificati, meglio ancora se di fiducia, per iniziare da una fase di valutazione di obiettivi e costi; ricordo l’importanza di chiarisi bene le idee prima di iniziare e di comprendere a fondo i dettagli, quelli che rivisti in corso d’opera, portano a inaspettate variazioni del conto. Nel nostro caso, approfittando del grande staff di professionisti coinvolti all’intervento, ci siamo mossi in modo un po più autonomo, immedesimandoci più in coloro che erroneamente bypassano una fase progettuale accurata, aumentando il rischio di errori. Noi ci siamo immedesimati nella maggioranza dei casi, quella degli impresari nati sotto il segno zodiacale del “Chi fà da sè, facci per tre”!

Riqualificazione_energetica_costruzioni anni 70 80 90 Partendo da una struttura esistente degli anni 70, tipica costruzione in paramano di quegli anni, ci si trova a fare i conti con tutta una serie di problematiche costruttive di allora, in particolare quella dei ‘ponti termici’ ovvero quelle parti strutturali (in particolare ferro e cemento) che tendono, per la loro capacità di conduzione del calore (in questo caso del freddo), a trasportarlo all’interno nei mesi invernali, con l’abbassamento della temperatura interna e l’arrivo dei problemi di muffa. I ponti termici, da quanto ho compreso, sono tra i punti più critici da risolvere proprio in riqualificazioni come queste, meglio gestibili invece nelle nuove costruzioni.

Noi abbiamo (ci dicono gli esperti) saggiamente dedicato più attenzione all’isolamento ed al risparmio energetico, con una scelta impiantistica volta a massimizzare il risultato energetico, consapevoli del risparmio futuro con costi di riscaldamento e gestione notevolmente ridotti. Essendo inoltre interventi strutturali, cioè parti integranti dell’immobile, scegliere la Qualità ti permette di spendere ‘una volta sola’ quindi alla fine il risparmio è assicurato. Questi interventi riqualificativi inoltre, forniscono un valore aggiunto notevole all’immobile, che sempre più viaggia di pari passo con classe energetica di appartenenza, con cui si aumenta oltre al valore, anche la percentuale di vendita.

VMC ventilazione meccanica controllata

Priorità due sono stati i pavimenti e rivestimenti bagno, scelti anche qui di qualità, spendendo un po di più al metro rispetto ai prodotti base, ottenendo però un risultato estetico decisamente superiore e ripeto senza eccedere nel prezzo. Questa fascia di prodotti, ci ha permesso anche di ambire a tagli di piastrelle più grandi come un 30×60 per il bagno e un pavimento in rovere a listelloni da quasi 2 metri. In questa fascia rientrano anche i sanitari, su cui la spesa è lievitata e non poco, dove purtroppo tra il livello di base a quello decente, il prezzo non aumenta di poco ma triplica magicamente e senza apparenti spiegazioni, stessa cosa accade con le rubinetterie.

Sanitari moderni dal design ergonomicoInfine arrivi super gasato per la scelta dei mobili e dei complementi, ma ti rendi conto che il budget sta esaurendo, se non già addirittura esaurito. Purtroppo la nostra scelta ha penalizzato “l’apparenza a favore della sostanza”. Abbiamo dedicato molto alla riqualificazione (ma felicissimi di averlo fatto), mentre avessimo mantenuto più budget per l’arredo, ora sarebbe l’ora di divertirsi!

Qualche suggerimento per risparmiare denaro è stata la scelta di utilizzare il cartongesso per la dispensa, la lavanderia e le cabine armadio, che rispetto all’acquisto di più parti di cucina o più mobili in generale, avrebbe fatto lievitare il prezzo; con poche centinaia di euro siamo riusciti a realizzare delle cose del tutto funzionali ed esteticamente decenti. Un punto su cui sicuramente si può fare la differenza è limitare gli spostamenti murali ai minimi indispensabili. Noi con l’abbattimento di due sole pareti abbiamo sicuramente salvato qualche migliaia di euro. Infine, almeno nel nostro caso, un’altra grande opportunità di risparmio l’abbiamo ottenuta (diverso il caso si debba intervenire per sanare o isolare) incollando il pavimento nuovo sul vecchio, ad eccezione dei bagni e per i nuovi impianti idrosanitari.

One Response

Leave a Reply

Your email address will not be published.