Come molti avranno saputo, la scorsa settimana si è tenuta a Torino Lingotto, la fiera dedicata all’architettura e l’edilizia sostenibile. Per curiosità e un po per necessità, abbiamo fatto visita durata un’intera giornata, alla ricerca di soluzioni che potrebbero tornare utili per la realizzazione della nostra Casa Green. Durante il nostro percorso abbiamo avuto modo di scoprire prodotti davvero interessanti, che cercheremo di riassumervi qui di seguito.

Abbiamo notato sempre più attenzione rivolta a termologie quali ecologico, green, ecosostenibile e chi più ne ha più ne metta. Smisurata la presenza di aziende legate al mondo delle case prefabbricate in legno, quelle comunemente chiamate in bioedilizia, termine che per opinione di alcuni esperti, parrebbe fuori luogo se consideriamo che “l’abito” (cappotto sintetico) con cui viene rivestita una casa, con la bioarchitettura effettivamente avrebbe poco a che fare.

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Seguendo un ipotetico percorso realizzativo, vogliamo iniziare dal ‘basso’ per parlare di fondazioni, con un prodotto in vetro cellulare, apparentemente simile alla pietra pomice e per quanto ne abbiamo capito, capace di prestazioni davvero straordinarie e che approfondiremo meglio più avanti.

Procedendo poi nel percorso costruttivo, stiamo ultimando le nostre valutazioni tra legno o laterizio, ad oggi il ‘bivio’ più delicato e complesso da valutare per tutta una serie di ragioni, sul quale stiamo terminando la raccolta informazioni e che valuteremo al dettaglio con il nostro architetto Luca. Con il mattone ormai, si è arrivati a valori di isolamento termico a dir poco straordinari, seppur con uno spessore parete più importante rispetto al legno, in cui potenzialmente si potrebbe andare a realizzare una casa passiva.

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Parlando quindi di muratura abbiamo notato anche l’evidente aumento di proposte legate agli isolanti naturali, caduti in disuso per decenni e oggi giorno riportati alla luce grazie al tema ecologia. Svariate le proposte dalla Lana naturale alla fibra di legno, per poi arrivare alla canapa e la cellulosa, ognuno di questi con prestazioni di assoluto livello e che valuteremo meglio sul rapporto costi/benefici.

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Per non impegnarvi un’intera giornata alla lettura di questo articolo, concluderemo con l’argomento intonaci per riprendere prossimamente dagli infissi e le finiture. Confortante anche l’aspetto intonaco, che apparentemente potrebbe sembrare un dettaglio di secondo livello, ma che in realtà in una casa (solitamente le imprese utilizzano il premiscelato) risulta essere una delle componenti più importanti per la salubrità dell’habitat interno.

Il discorso intonaco comincia ad intrigarci sempre di più per le proprietà uniche che è capace di avere ed è per noi confortante ritrovarlo qui. Questo ci porta a pensare che la terra cruda stia acquisendo il dovuto rispetto di questo ne avevamo già parlato in occasione della nostra visita in quello splendido cascinale a cui avevamo fatto visita alcuni mesi fa, un rustico degno di meriti per i concetti e lo spirito che l’hanno riportato al suo splendore.

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Vogliamo concludere così la nostra prima parte di viaggio in questa esperienza entusiasmante, sottolineando ancora una volta un’iniziativa che aveva già colto la nostra attenzione, un progetto nazionale di riqualificazione energetica davvero ambizioso, al quale un’aziende del cuneese ha preso parte e che ben presto vi racconteremo più da vicino.

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