Dopo l’ultimo articolo realizzato in occasione di Vinum, abbiamo colto l’occasione per raccontarvi una delle ultime uscite tra architettura e cantine, grazie all’iniziativa di una delle cantine più importanti nel panorama internazionale. Questa volta però, non si trattava di visita di piacere e degustazione, ma di una visita istruttiva, fianco a fianco con l’autore dell’intervento.
Firmata dai Fratelli Sartore, ancora una volta sono rimasto a bocca aperta per l’eccellente risultato raggiunto, con il dovuto merito anche all’architetto, che ha saputo creare un perfetto equilibrio tra antico e moderno, con la naturalezza del legno e la semplicità del prodotto che si lavora qui all’interno.
Entrando nell’edificio è evidente lo spazio lasciato a questo materiale, che non solo appaga il lato estetico, ma offre anche qualche beneficio funzionale, quale parziale protezione solare su alcune facciate dell’edificio.
Non nascondo che vedere tanto legno nuovamente tanto legno, ha suscitato in me la voglia di tornare a valutare il legno per la nostra Casa Green.
Il grande spettacolo però inizia entrando dentro la struttura e seguendo il percorso dedicato ai visitatori della cantina, dove si rimane senza fiato per l’eleganza ricreata in ogni ambiente. (Incredibilmente maestose le travi lamellari utilizzate per la copertura).
Termina qui il nostro breve viaggio di ‘Architettura in Cantina’ e per questo vogliamo ringraziare Marco, colui che ha realizzato i lavori, ma anche colui che ci ha invitato qui all’interno per visitare da vicino particolarità e dettagli costruttivi.
Presto probabilmente rivedremo il nostro carissimo Marco, questa volta alle prese con gli intonaci in terra di Langa, ma siamo in attesa di invito per assistere alla prossima lavorazione e posa dell’intonaco in terra cruda che lui lavora con metodo antico.
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