Siamo finalmente giunti al via ufficiale della realizzazione della nostra casa e come per magia ecco bussare alla porta la seconda ‘bella sorpresa’. Sabato mattina ci siamo recati dal notaio per l’atto di acquisto del terreno, nonchè ‘l’apertura ufficiale delle danze’ e ci siamo immediatamente resi conto dell’entità della ‘scottatura’ al momento conto finale. E’ doveroso sottolineare alcuni aspetti che evidenziano con vergogna il malfunzionamento del sistema italiano, ne per fare politica ne polemica, ma per esprimere con rammarico la sensazione di essere presi in giro.

Iniziando dagli aspetti burocratici, sono stati necessari Kg di documentazione per compiere questo passo e a complicare le cose, la posizione di Anna (mia moglie, di origine statunitense) nonostante gli ormai 7 anni in Italia di cui 2 già trascorsi dal nostro matrimonio. E’ stato necessario infatti reperire documenti dalla Questura e dopo una decina di tentativi di contattarli telefonicamente e senza alcun risultato, ci siamo dovuti affidare ad un ufficio immigrazione privato e pagare per avere un servizio che avrebbe dovuto essere interamente gratuito. Questa è la planimetria del terreno acquistata, alla quale parte edificabile abbiamo aggiunto una porzione di terreno agricolo per ragioni tecniche e strategiche.

Prima fra tutte, limitare il rischio che a seguito di un futuro piano regolatore, ci potessero privare del sacro santo diritto alla privacy, che ognuno comprensibilmente desidererebbe a casa propria. Seconda motivazione importante è stata l’opportunità di ottimizzare l’orientamento dell’abitazione, rispettando il limite di 5 metri dai confini della parte edificabile, ma potendo recuperare i 5 metri previsti di legge verso la porzione di agricolo. Terzo motivo ma non meno importante, la consapevolezza di voler crescere i nostri figli nel modo più sano possibile, grazie a frutta e verdura biologica del nostro orto, proprio come i nostri genitori hanno fatto con noi.

Ci siamo affidati ad un ‘notaio di quelli tosti’ ricercato per il suo passaparola, ed avere così il massimo della tutela affinchè tutto filasse liscio prima, durante e dopo l’atto di acquisto. Faccio presente che se non si acquista ‘casa chiavi in mano’ (e mi riferisco in particolare a terreni o vecchi fabbricati), le eventuali ‘pendenze e servitù’ non sempre si trovano alla luce del sole e potrebbero penalizzare notevolmente il valore finale dell’immobile. Ed è proprio per il numero di proprietari interessati e di particelle coinvolte nell’acquisto, che abbiamo scelto ancora una volta ‘la qualità del servizio’ e ci siamo affidati ad uno dei notai più esperti della provincia di Cuneo.

La beffa più grande però, è arrivata al conto finale dove è inevitabile ripercorrere il problema evidenziato in più di un’occasione nelle punate delle ‘Iene Show’ o di ‘Report’, una piaga ormai inguaribile chiamata abusivismo edilizio (link ad uno dei loro speciali). Un problema sotto gli occhi di tutti che divide in due il nostro paese e raccontata in modo ironico dal grande Enrico Brignano. La domanda sorge quindi spontanea e constatiamo che ‘La Legge non è uguale per tutti?! Ci aspettavamo quindi il 4% di imposte essendo una prima casa, ma come emerge dai conti non è andata così! Il famoso 4% infatti è praticamente raddoppiato se si tratta di un acquisto terreno pur essendo destinato ad una prima casa.

RIASSUNTO SULLE IMPOSTE PER ACQUISTO TERRENI:

– Imposte di Registro sui terreni Edificabili pari all’8% (si passa al 15% per i terreni Agricoli)

– Imposte Ipotecarie sui terreni agricoli ed edificabili per la prima casa pari al 2%

– Imposte Catastali su terreni agricoli ed edificabili pari all’1%

– Bolli forfettari € 230

– Tassa di trascrizione e voltura € 90

= Quasi 10’000 € per diventare proprietari di un pezzo di terra per costruire casa!

La ‘morale della favola’ è che abbiamo compilato e staccato un assegno di quasi 10’000 € per ‘imposte statali’ e non sono ancora finite. E’ una vergogna pensare che in certe zone dell’Italia si costruisca senza permessi e non si paghino tasse. Allora rivolgo una domanda, con la consapevolezza di non trovare una risposta: cari politicanti, politici e furfanti, non sarebbe ora di abolire la poetica frase ‘la legge è uguale per tutti’, visto che è una bugia sotto gli occhi di tutti? Inoltre è corretto che alcuni cittadini Italiani debbano pagare anche per coloro che alle tasse non ci hanno nemmeno voluto pensare?


One Response

  1. Anna Savino

    veramente un grandissimo articolo claudio! Mi piace tanto come scrivi con trasparenza e con tanta personalità….di questo articolo mi è piaciuto ovviamente la parte tenera e vera quando hai detto di crescere figli in un modo sano mangiando frutta e verdura del nostro futuro orto..solo che li avranno tante piu nocciole di noi avevamo…

    poi… i link che hai messo erano davvero interessante e mi ha lasciato con un sorriso l’ultimo “comic strip”… al fondo! non poteva essere piu perfetto!

    Non vedo l’ora:) xoxo

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