Dibattito impegnativo quello affrontato i giorni scorsi con l’architetto. E’ molto più complesso di quanto si possa pensare scegliere la filosofia costruttiva di una casa, rispettarne i criteri ed ottenere, oltre a un buon risultato, una certificazione che dia valore aggiunto all’abitazione. Inoltre essendo tutto alla luce del sole in questo blog, non vorremmo prendere delle posizioni ferme se non certi di poterle rispettare, perdendo così credibilità sul buon lavoro svolto finora. Abbiamo valutato ogni strada, ma al 90% la scelta è fatta; vediamo in breve di che cosa si tratta.

LA CASA PASSIVA

Ci sarebbe piaciuto moltissimo realizzare una casa passiva, ma questo avrebbe comportato delle scelte tecniche e progettuali e onestamente ci hanno spaventato gli inaccessibili costi di realizzazione. Viene definita Casa passiva un’abitazione che non necessita di impianti di riscaldamento convenzionali, pur garantendo un benessere termico abitativo durante tutto l’anno, grazie al recupero del calore o del fresco naturale generato al suo interno da particolari sistemi di ventilazione meccanizzata dell’aria. Nella realtà è un argomento ben più complesso di come spiegato, ma per approfondimenti tecnici lascio la parola a chi se ne intende. Questa in foto è la prima Passive House o Passivhaus in Piemonte, esattamente a Cherasco in provincia di Cuneo. Sarei curioso di vederla personalmente, ma non credo proprio sia aperta ai curiosi.

LA CERTIFICAZIONE KLIMAHAUS o CASACLIMA

La seconda strada che abbiamo ipotizzato è la certificazione CasaClima o Klimahaus, che dicono essere un importante valore aggiunto al risultato finale dell’immobile. Tale certificazione non viene rilasciata ne per il sistema costruttivo ne per lo stile architettonico, ma per lo standard energetico che caratterizza l’edificio. Oggi esistono diversi livelli di certificazione, suddivisi in classi energetiche; sostanzialmente una strada da prendere in fase iniziale e da percorrere con le successive scelte tecniche costruttive. Il risultato finale è determinato dal fabbisogno energetico necessario all’abitazione per il riscaldamento, il raffrescamento e l’illuminazione. Il nostro termotecnico sono certo avrà qualcosa di molto interessante da mostrarci in merito al suo progetto, in quanto ha ottenuto per casa sua la certificazione Classe A Casaclima.

LA BIOEDILIZIA o CASA ECOLOGICA

Arrivando alla terza ‘famiglia’, entriamo nel tema dell’architettura sostenibile, più comunemente chiamata bioarchitettura. Più che un regolamento costruttivo, forse sarebbe corretto definirlo un approccio culturale che riconduce al termine bioedilizia. Noi vogliamo puntare in questa direzione, non perchè il termine sia moderno o di grande attualità, ma perchè siamo convinti che questo debba diventare uno standard base da cui partire per tutte le nuove realizzazioni e noi vogliamo fare del nostro meglio per conseguire un risultato eccellente. Purtroppo Bioedilizia è diventata una parola utilizzata spesso e volentieri in modo inappropriato e ogni nuova realizzazione venga etichettata così, mattoni o legno che sia, ma purtroppo non è sempre così.

Noi non vogliamo prendere alcuna posizione rigorosa in questi termini ed abbiamo preferito definire la nostra, come una scelta parallela alla bioedilizia, per non essere inclusi in questo termine su cui c’è ancora molta confusione. Siamo consapevoli di voler raggiungere il miglior risultato percentuale, in termini di utilizzo prodotti ecocompatibili, materiali naturali, eliminando quanto più possibile di chimico, sintetico e nocivo ci sia per la nostra salute. Siamo oltre modo consapevoli che i miracoli non si possano fare, ma vogliamo tentare il tutto per tutto ed ottenere al termine dei lavori una tra le certificazioni Leed, CasaClima Nature, SB 100 o Protocollo Itaca, consapevoli del fatto che avremo fatto tutto il possibile per aver rispettato noi stessi e la nostra salute in primo luogo, ma con la massima attenzione per l’ambiente che ci circonda.

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