Tanti si saranno chiesti il perchè della mia scelta. Lasciare un lavoro a tempo indeterminato per un qualcosa di assolutamente incerto? Follia allo stato puro o che altro? non è proprio andata così.

L’inizio del progetto è avvenuto nel 2008 in occasione della Grande Fiera d’estate, momento in cui la crisi aveva ormai colpito il nostro mercato in modo diretto e pesante. Dalle turnazioni a ciclo continuo, eravamo passati prima a 5 giorni di lavoro, poi lunghi weekend di pausa, settimane alternate di cassa integrazione e siamo arrivati alla chiusura. Da molti anni, ormai insoddisfatto del mio lavoro, vivevo nella speranza di crescere, avere nuove mansioni, nuove responsabilità, nuovi obiettivi, ma non ero altro che il numero di matricola I000586. La cosa più triste che posso affermare con certezza, dopo 10 anni di servizio in un’azienda multinazionale? ‘Sei un numero e la meritocrazia la trovi solo su wikipedia.

Il progetto è iniziato quindi con 60 strette di mano in 2 serate, trascorse alla GFE. Stavamo per compiere il grande passo della convivenza e non sapevamo dove sbattere la testa per allestire la nostra casa. Non ero mai entrato in un negozio per acquistare dei mobili prima di allora. Iniziammo così la ricerca, ma ci rendemmo subito conto di essere in una selva oscura. Internet in provincia di Cuneo era ancora all’età ‘paleolitica’ e cercare un divano online era come cercare il famoso ‘ago in un pagliaio’. Una dispendiosa ricerca del ‘terno al lotto’, andare a spasso con la macchina per mobilifici, nella speranza di trovare qualcosa che ci piacesse davvero. Vedevi i prodotti sul sito e in negozio li rivedevi sul catalogo, vedevi il divano dei tuoi sogni, pensavi lo avessero in negozio, ma non c’era neppure lui. Mi sono chiesto, ma che senso ha vedere da casa, andere in negozio e vedere su carta quello che ho già visto in video? bella fregatura mi dicevo (questo è il divano che abbiamo acquistato, dopo averlo visto e provato a casa di un cliente a quasi 100km da casa nostra).

Allora perchè non fare qualcosa che permetta a chiunque di vedere da casa, quello che vedrai in negozio? Non esisteva nulla di simile al tempo e così, ho deciso di realizzarlo io. Mi sono rimboccato le maniche, piano piano e con tanta buona volontà ho iniziato per scherzo nei ritagli di tempo libero, dovuto alla cassa integrazione. Nella mia inesperienza, ho commesso anche un ‘fatal error’, costatomi molto caro (alcuni sanno ciò a cui mi riferisco), ma che per fortuna ad oggi pare si stia risolvendo e che i nodi stiano giungendo al pettine. Un errore che a spanne, mi ha causato un danno economico stimato indicativamente 40’000 euro.

Così il mio cammino è proseguito e sono giunto fino a qui. Ho creato questo servizio di pubblico utilizzo, di cui tanto avrei avuto bisogno per metter su casa. Un metodo di ricerca di aziende, dai mobilifici agli artigiani, dagli impiantisti ai serramentisti e tutto quello che può servire per la casa. L’obiettivo? quello di fornire una soluzione al problema che ho avuto personalmente, così che gli utenti possano mettersi alla guida, per recarsi nei negozi più vicini, certi di trovare quanto hanno visto prima da casa.

Ecco allora che nel mio caso ha senso l’affermazione; perdere un posto di lavoro a volte può essere drammatico, ma certamente uno stimolo per crescere, sfruttare le proprie capacità per dare vita a nuove opportunità. Un nuovo lavoro che mi ha procurato da vivere e che ha generato altro lavoro per i miei collaboratori, per liberi professionisti, per piccole e medie imprese con cui lavoro abitualmente, lavoro generato da un’idea che pareva una follia. Straordinario vero?

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